Torna il giornalismo di viaggio. In pieno XXI secolo, il pianeta è ormai interamente mappato, misurato, fotografato e spiegato per filo e per segno. Trovare Terra Incognita, assaporare qualcosa che assomigli ad una scoperta, è impresa impossibile? Non per un giornalista duro e puro, che segue la scia dei grandi maestri del giornalismo letterario, da Robert D. Kaplan a Evelyn Vaugh, passando per Dominique Lapierre e perfino per Sir Winston Churchill. Polifemo vive ad Est è un invito al viaggio, a far parte di una cronaca che guida per mano il lettore a conoscere gli angoli meno esplorati dei confini dell"Europa, alla ricerca di imperi e di frontiere apparentemente dimenticati, ma la cui eredità dimostra il contrario. In realtà, man mano che se seguono le tracce, si scoprono decisamente vibranti. Dotato solo di libri di storia e di un quaderno per gli appunti, Daniel Pinilla ci propone di riscoprire le origini e di intuire il futuro del Vicino Oriente, questa indefinita regione geografica dove si sono passati il testimone civiltà e barbarie. Le tracce di unni, mongoli, bizantini, ottomani e sovietici diventano riconoscibili in un racconto giornalistico al cento per cento, narrato al tempo presente, agile, educativo e divertente. Confini di guerra, paesi non riconosciuti dalla Comunità Internazionale, lingue parlate da poche centinaia di persone, piramidi, campi profughi, cimiteri di popolazioni scomparse, la stessa patria del grande Ulisse, campi di battaglia molto recenti... Chi, dopo aver letto questo libro, non sente limpellente desiderio di partire alla scoperta del mondo è perché non ha sangue nelle vene.