Ad Anita non bastano i problemi dell'adolescenza, il suo essere un po' scorbutica e il non rendersi conto di essere fin troppo carina, anche se mascolina. No, la giovinetta riceve un messaggio dal quale comprende che il suo professore si trova in pericolo. Tutto pare far capo a un misterioso oggetto, il dono di Aton, una sorta di amuleto custodito nella tomba di Ramsete II, ma di fattura talmente anomala e avanzata tecnologicamente da far pensare a un ritrovato di altri mondi. A fianco di Anita, un giovane tanto seducente quanto sfrontato. Uno stramaledetto, ambiguo demone. Per fortuna, a vegliare sulla fanciulla c'è un essere eccezionale, intelligente e arguto, certo non bello ma una sicurezza per Anita: è Gordon il leprecauno. Il ciclo di Aton è raccontato in prima persona proprio da Gordon Magloire, un leprecauno eccentrico e brontolone. I leprecauni fanno parte del mitico popolo delle Fate, e Gordon discende direttamente da Lugh, detto malignamente il piccolo storpio, che fu il capo della sua gente. Alto non più di mezzo metro, può rendersi invisibile, muoversi nel tempo e assumere sembianze umane o animali.