Argumento de Alessandro Blasetti. Il Mestiere del Cinema
La storia di Alessandro Blasetti si identifica un pò con quella del cinema italiano che ha attraversato da protagonista dai tempi del muto all'affermarsi della televisione. Nella sua lunga vita professionale Blasetti ha aperto molte strade alla nostra cinematografia, dal film d'esordio Sole, realizzato nel 1929 e considerato l'opera della rinascita del cinema italiano in crisi, fino a 1860, in cui per la prima volta, più di dieci anni prima del neorealismo, ha introdotto l'uso rivoluzionario del dialetto e di attori presi dalla strada per ritrarre senza retorica una grande pagina di storia risorgimentale. Blasetti ha giocato con i vari generi cinematografici, realizzando kolossal in costume come La corona di ferro e Fabiola, inventando nuovi filoni (la commedia di costume,il film a episodi, il film-inchiesta), stabilendo archetipi (valga per tutti quello della maggiorata Gina Lollobrigida ne Il processo di Frine in Altri tempi), lanciando attori (da Gino Cervi a Massimo Girotti, alla Vitti comica) e coppie celebri (Loren-Mastroianni in Peccato che sia una canaglia, Lollo-De Sica in Altri tempi), approdando infine alla regia televisiva con cui ha concluso la sua lunga carriera. Blasetti è stato dunque un uomo di cinema nel senso più completo del termine, che, alla pratica di quello che lui stesso considerava un mestiere, il mestiere del cinema appunto, ha sempre accompagnato l'elaborazione teorica, l'esercizio della critica, l'insegnamento. Blasetti ha introdotto, infatti, sui quotidiani la critica cinematografica, fondando lui stesso importanti riviste specializzate e promovendo la prima Scuola di Cinema in Italia (1931), premessa al Centro Sperimentale di Cinematografia (1935), che l' ha visto per oltre vent'anni docente di molti futuri registi del cinema italiano.0